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GIULIA PANEPINTO

           Nasce a Palermo nel 1995 ed in Sicilia rimane fino al 2014. Frequenta la fa-
           coltà di Scienze Politiche presso l’Università di Pisa, città che la segna profon-
           damente. Dopo la laurea decide di trasferirsi a Palermo, dove inizia a frequen-
           tare la Facoltà di Giurisprudenza. Qui continua a coltivare la sua passione per
           la scrittura e l’amore per la letteratura.



           La paura di dirti come voglio che sia


           Che sia febbre e medicina.
           Che sia fuoco che brucia, che sia nausea, che sia ricordo e progetto.
           Che risucchi, che annienti, che svuoti.
           Che sia l’unica cosa a tenerti in piedi
           quando vorresti accasciarti,
           sotto il peso della sua stessa forza.
           Che sia angoscia. E mancanza. E desiderio.
           Che sia acqua salata di un mare in cui hai voglia di annegare.
           Che sia dolce fastidio, che sia godimento. Che sia paura del vuoto
                                                           [mentre precipiti.
           Che sia la bottiglia vuota di un ubriaco, adrenalina di una corsa a fari
                                                                    [spenti.
           Che sia aria che ti manca quando non sai tornare a galla.
           Che siano parole inventate, stonate, sbagliate.
           Che sia insensato. Che sia assoluto.
           E te lo dico così. E mi sembra naturale.
           Sono un sognatore, ma un sognatore coraggioso.
           Ti guardo. E non sembri avere paura.
           Sono un sognatore, ma un sognatore ubriaco.
           Mi guarda. E sembra avere sete.
           Sono un sognatore, ma un sognatore avventuriero.
           Ci guardiamo. E sembriamo compagni di viaggio.



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