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LARICE

           Autore e cantautore, da sempre interessato alla dialettica ed alle arti oratorie,
           fiume di creatività.



           Io, te, poi di nuovo io

           Eri una luce accesa giorno e notte
           in una stanza vuota e senza finestre.

           Illumini, colpevole,
           i tasselli alle pareti
           che ormai non reggono più niente
           sono vuoti, solo buchi.
           C’è odore di fumo e nessun mozzicone,
           c’è una macchia di umido
           si allarga vestendo color di pavone.
           Forse c’era un’entrata e probabilmente un’uscita,
           ma di sicuro non polvere sparsa per terra o per aria.

           Ero una stanza vuota e senza finestre,
           nessuno poteva vederlo
           ma c’era una luce accesa.


















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