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LUCIA ZOPPIS
Autrice.
Dolce Spoleto
Indelebili sensazioni rivivono nel ricordo dell’estate spoletina.
Appare la casa abbracciata dai festosi lillà.
Danza il calabrone sulle prosperose rose mentre l’ovattato tremolio
[del lino culla il riposo.
L’ammaliante profumo al cedro dalla candida lonicera
invade la stanza illuminata da raggi discreti filtra dalla veranda dischiusa
invade le dispense, spazza via quel caro odore di chiuso da merletti
[e porcellane in disuso.
Riecheggiano infanti grida al passar del treno
interrompono l’afa estiva e lo scandir del tempo.
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