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Giancarlo Riccio
Autore.
DI UNA FORESTA NERA E VIOLENTA
Di una foresta nera e violenta
vedo ancora il contrasto
con le tue guance, le tue
guance di farina
avvolte dalla luna.
E la somiglianza coi tuoi capelli,
pioggia scura sul disco splendente
della schiena.
Voglio passeggiare per il tuo paese,
e che il tempo vada con lo spazio. In
quella curva c’è la bambina
che aspetta la pizza, la ragazzina
che offre il caffè all’amica di tua
madre.
Là c’è la mano delineata
da una fiaba, mentre papà la
stringe principesca. La mano
che stringe un gelato, anche se
non se lo merita.
Su quella panchina
c’è una venticinquenne. La sua ombra
viene fino a me, mi
supera, ed è
sorridente. Quel sorriso
che il sole ha fatto il suo primo giorno
di lavoro.
Procedendo
ci sono le curve del suo corpo
e delle sue alture, dove
a ogni svolta è una chiesa.