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Rosa Gaia Grassia

Nata a Napoli il 2 marzo 1990. Dopo aver conseguito una lau-
rea in Giurisprudenza e una in Scienze Politiche presso l’Uni-
versità “Luiss Guido Carli” di Roma, è diventata avvocato. At-
tualmente ha in corso un dottorato di ricerca in “Internaziona-
lizzazione dei sistemi giuridici e diritti fondamentali” presso la
facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi della Cam-
pania “Luigi Vanvitelli”, ove lavora per la cattedra di "Diritto
processuale penale". Da sempre appassionata di scrittura, in
tutte le sue forme, è autrice di diverse pubblicazioni scientifi-
che su riviste e testi giuridici nazionali, ed è ora alla sua prima
pubblicazione letteraria.

IL PESO DELLE COSE

Quanto pesa una parola, detta così, senza importanza?
Ti umilia ugualmente, e riecheggia poi ad oltranza.
E quanto pesa un’offesa, detta apposta per ferirti?
Ti addolora, ti trafigge, come i pungoli più irti.
Quanto pesa un brutto gesto, una cattiveria inaspettata?
Ti lascia esterrefatto, pur se non l’hai meritata.
E quanto pesa un’ingiustizia, che sia torto o vessazione?
Ti affligge, ti amareggia, mentre cerchi una ragione.
Quanto pesa poi il silenzio, in risposta a una richiesta?
Ti mortifica, ti adira, in maniera anche molesta.
E quanto pesa l’esser soli, se hai bisogno di un conforto?
Ti ritrovi a elemosinare anche un piccolo supporto.
Quanto pesa un’emozione, che non riesci più a gestire?
Ti ossessiona, paralizza, mentre chiedi come agire.
Sono tutti questi pesi a gravarci sulla schiena,
a schiacciarci mente e cuore, a recarci tanta pena.
Sono tutti questi pesi ad ancorarci sulla terra,
a costringerci a combattere ogni giorno nuova guerra.
Senza tutti questi pesi sulle spalle da portare,
anche noi, come gli uccelli, saremmo in grado di volare.
Senza tutti questi pesi avremmo il cuore più leggero.