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Introduzione
Dopo il “cammino eterno” di mio marito ho continuato a scri-
vere perché è la sola cosa che mi dona una straordinaria sensazio-
ne di pace; e scrivere è per me un modo di guardare e riflettere.
Mi ritrovo spesso ad alzare lo sguardo e soffermarmi a contare le
stelle, poi osservo la luna e penso che gli esseri umani potrebbero
essere diversi se solo per un attimo trattenessero il respiro e go-
dessero dell’immensità del cielo.
Le emozioni intese come sofferenza o gioia cerco di metterle
per iscritto e quando scrivo una poesia dentro di me nasce un fio-
re. Sono consapevole che il mondo moderno non accolga le poe-
sie, ognuno di noi ha conoscenza di grandi poeti dei tempi passa-
ti, ma pochi conoscono poeti contemporanei anche significativi,
magari poeti nati sui social ma a volte di grande spessore. Mi pia-
cerebbe che il tempo moderno “offuscato” o forse “illuminato”
dal web, potesse riconoscere nella poesia quella melodia che fa
bene all’anima, e che spesso fa rinascere.
Mi rendo conto che la poesia, anche una “vera” poesia possa
essere un po’ analfabeta, ma questo non vuol dire che non tra-
smetta emozioni e pensieri. La traduzione per esempio di una
poesia in vernacolo spesso perde quella musicalità, quel ritmo che
solo quell’idioma sa dare. Ho scritto alcune poesie in siciliano, ma
quando le ho tradotte hanno perso quel tono brillante che inten-
devo dare.
Certo la poesia non è solo energia pura e positiva, la poesia è
anche quella negazione, quel dolore, quelle lacrime che a volte pe-
netrano in noi e ci feriscono provocando stillicidi interni: la poe-
sia quindi per me è “vita”: gioie e dolori!!
Ringrazio adesso la casa editrice Pagine per avermi dato la pos-
sibilità di pubblicare un secondo libro con poesie inedite e brevi
racconti. Anche questo libro, come il primo, è dedicato intera-
mente a mio marito Lanfranco. Ho scritto per lui molte poesie e
questo mi fa credere di essere continuamente in contatto con lui.
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