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Il regno del male

            Notte agitata, notte insonne.
            Nell’aria aleggia l’angelo della morte, cadaveri ovunque,
            il puzzo putrido riempie le narici,
            ma in ogni piccola parte del mondo, solo silenzio.
            Oggi a distanza di settant’anni
            il mondo non si è purgato delle nefandezze.
            Inorridisce il cuore oltre che la mente il solo pensare
            che ti possano far male e tutto in una democrazia “solidale”.
            Se fossi un pittore, solo due colori potrei usare:
            il nero della tristezza e della morte,
            il rosso del sangue per le atrocità.
            Oggi si vive la modernità
            tra tanti problemi di diversità
            attingendo a più non posso
            alle “ricche e peggiori amenità”,
            le guerre e le pestilenze non sono mai mancate
            e ancora oggi sono qua.
            Non esiste un farmaco ideale per estirpare il malvagio,
            solo una infinita preghiera al buon Dio si può fare
            per purificare il malessere che è in noi,
            per modificare il “regno del male”.
            Non immaginavo che esso fosse sulla terra!
            E per dirla tutta e a denti stretti
            avevano ragione nell’antichità,
            quando dicevano che il paradiso non è in questo mondo qua,
            ma in un mondo da venire,
            in un mondo da cercare,
            in un mondo che per poterlo vedere
            si deve solo pregare.






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