Page 11 - Voci Versate 6
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PIERLUIGI CAFFARO

           Autore.


           Dal muto chiarore di un camino moribondo
           un ardente tizzone si perse
           e sul candore del tuo fianco il cammino spense,
           nelle braci si sollevò dal suo vivo dolore
           la volontà dall’agonia del torpore,
           la volontà che il mondo ha scosso
           sin dall’orma del primo passo mosso.

           Sollevati!
           Sei tu
           che come un lampo
           nella notte un nuovo giorno annunci
           e che come fiamma
           piegata dal suo violento ardore giaci,
           logore lamento
           scintilli nella morsa del martello,
           ma folgore momento
           tua sola brilla tra le tenebre la scintilla.

           Trema nell’incanto del bagliore,
           vacilla nella rabbia della bufera.
           Un cieco ebbro in ginocchio sulle sue catene
           si abbatte come foglio martire della tempesta,
           si accascia ora, in un inerme disegno.

           Mi sono insinuato fra la gente
           senza che nulla mi rimanesse,
           senza che una donna che leggesse,
           un gesto o un uomo assente,
           non un pianto, un canto o un riso
           s’impigliasse fra le tasche del mio vestito,
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