Page 10 - Voci Versate 28
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GIULIA BOBBA

           «Fu per timore che iniziai a scrivere. Timore che le mie parole rimanessero
           mute, timore che i miei pensieri morissero con me. Ma quello stesso timore era
           assimilabile alla sensazione di vuota quiete che trovai nell’Amore. Due concetti
           assolutamente scollegati in apparenza che tuttavia avevano un legame sotteso, in-
           violabile quanto inafferrabile, nella mia mente».



                                    Pagine sparse


           Prova a prendere tutte le galassie conosciute e moltiplicarle all’infinito
           poi mettile insieme a tutte quelle che ancora non conosciamo
           ora mettile tutte nel mio cuore e aggiungi tanta luce,
           una luce intensa e bianca che spalanca l’universo.
           Ora metti me, con gli occhi pieni di meraviglia e un po’ di paura del
                                                                    [vuoto,
           lì nel mezzo di quello spazio sconfinato
           a guardare quel miliardo infinito di stelle che brillano ovunque
                                                              [attorno a me,
           fluttuando intorno senza una logica.
           Prendi tutto questo e pensa
           che io quell’infinito lo vedo brillare nei tuoi occhi ogni volta che si
                                                         [riflettono nei miei.
           Due piccoli cieli, due piccole stelle scure,
           una costellazione così invisibile eppure così immensa, senza nome,
           qui davanti a me, proprio qui davanti a me,
           ogni volta che ti guardo, dentro cui c’è tutto il mio mondo.
           Ecco.
           Ora dimmi
           se questa è follia.






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