Page 16 - Voci Versate 24
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MARIA GRAZIA CONTI
«Mi chiamo Maria Grazia Conti, ho 58 anni e abito ad Anzio. Single, ormai
per scelta, mi ritengo una viaggiatrice; il posto in cui mi sento veramente a casa
però è Farnese, un piccolo paese della Tuscia. Mi è sempre piaciuta la fotografia
e da quando dieci anni fa mi hanno diagnosticato il Parkinson, il mio modo di
vedere le cose è cambiato. Il mio sguardo va oltre e così anche i miei pensieri. Mr
P. ha tolto qualcosa ma allo stesso tempo mi ha regalato altro, tra cui la scrittu-
ra: ho iniziato con racconti di viaggio fino a poesie e brevi racconti. Il viaggio
continua dentro di me, fuori di me.
La quotidianità
Ansiosi nell’attesa del nuovo giorno,
per poi scoprire che nulla di nuovo potrà esserci
se non ciò che già sai.
La quotidianità, la mia, la tua, la sua, di tutti.
Quella quotidianità che hai sempre scacciato, che è paralisi per te,
per i tuoi gesti, per la tua voce ma non per i tuoi pensieri.
Pensieri che cerchi di rendere vivi cercando il fuoco,
quel fuoco che in ogni incontro speri dia vivacità alle parole,
agli sguardi e a quei sorrisi timidamente nascosti o rubati.
Il fuoco dello scambiarsi opinioni e di confrontarsi per poi imparare.
Molte volte ti sembra di camminare su dei pezzi di vetro.
Un vetro tagliente che entra profondamente nel tuo essere.
Ogni volta cerchi di toglierlo,
soprattutto quando pensi di aver incontrato qualcuno come te.
Ma ti ritrovi sempre ferita.
Il sole ormai è alto e i tuoi pensieri per il momento tornano a sopire.
Si risveglieranno più tardi, nella solita quotidianità.
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