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Storia ipotetica

           Vedo volti, vedo visi,
           vedo amori, vedo odio,
           vedo gentilezza, vedo indifferenza.
           Non siamo più, saremo sempre di più
           a vedere
           a credere per sperare.
           Sento urla di gioia, canti di dolore,
           che infrangono i vetri dei nostri occhi,
           verdi, marroni, neri.
           Stanchi ma sempre avidi, convinti
           che vedere sia meglio che sentire,
           ciechi all’ignoranza.
           O lavoratore, che pieghi ogni giorno la schiena!
           O padrone, che fai finta di non vedere e non sentire!
           Non ti rendi conto che se non vedrai e non sentirai
           non costruiremo insieme.
           Guardiamo oltre, dove il cielo cade sulla terra



























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