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produci il mutamento,
certo e irreversibile,
l’unico possibile.
O Tempo,
Sovrano indifferente,
la Storia della gente,
la storia di ciascuno,
imperituro e uno.
Marzo
Domenica di marzo
chiara di sole,
soffice di colori.
Non ho voglia di viole e di prati.
Sto insieme ai miei alberi
ricordi
di te.
Si fa rondine il desiderio.
Come fiore sboccia l’attesa.
Tu,
finalmente.
Averti qui
è vibrare di stelle.
Siamo uno.
E null’altro più conta.
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