Page 21 - Voci Versate 12
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MANELIA
«Ho voluto omaggiare mia madre, ormai Stella del Cielo, unendo il mio al suo no-
me: Manelia è il mio pseudonimo e così desidero farmi conoscere al mondo di fuori.
A questo, voglio donare frammenti del mio universo interiore, sperando che la mia
Anima riesca a sfiorare almeno un’altra Anima simile. Il mio spirito libero si nutre
delle note del mare e della dolcezza dell’alba, aleggiando melanconico tra le verdi
campagne del mio paese (Neviano): nei miei versi c’è tutto questo e tanto di più!».
In certi momenti, le rose blu
Fuggevoli e mute
e oltremodo inquietanti
quali nella mesta aria spettrali alianti
rotolano giù giù, lentamente,
le ombre lunghe del giorno che muore,
toccano quali snodati e lugubri artigli
gli occhi arrossati e lo sfiancato mio cuore,
gli ronzano intorno come funerei bisbigli…
Il Sole il suo canto di luce finisce
e il silenzio tombale rimbomba e ruggisce:
aggroviglia i ricordi e le instancabili mani
inonda i pensieri, li arrocca,
li sigilla quali preziosi e occulti talismani.
Il Mondo di fuori s’ottenebra e scompare:
Non parla più – lo senti? –
Mi vuole immolata sul suo candido altare…
Né risate né più schiamazzi di gioia
io subito urlo.
Ma come schifoso tarlo
di ciò che sento e che vedo
– e che sono –
non v’è più alcuna misera voglia:
si ripropone l’assenza e m’uccide,
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