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SIMONE SANTAPACE
«Nato in un freddo gennaio, avvolto nella nebbia di Milano. Iniziai a scrivere
giovane, appena adolescente, maturando col tempo stile e idee. Ora ogni mia poe-
sia è una lacrima, ed ogni lacrima, una spina da aggiungere alla mia corona».
Corona
Scrivo…
Mano inferma,
Ma distratta.
Parole arse,
Malconcia pergamena.
Acqua benedetta
O Inchiostro dannato,
Sigillo papale
Esorcizzante memoria.
Grafia sussurra,
Lacrime inespresse,
Spine aggiunte.
Corona che squarcia,
Spirito che fugge.
Cielo astratto,
Futuro dannato,
Infilzami ancora
Soldato pavido,
Imperativo
Come Re caduto,
Dal glorioso passato.
E cielo, si fa terra,
E virtù, peccato.
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