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FRANCESCO GUZZO
«Credo nei sogni, al buon cuore delle persone e nonostante le botte… credo
all’amore quello vero quello che non ti fa male!».
Presenze
Aveva le mani nelle tasche dei jeans,
stringendo poco più di niente,
guardando nell’acqua del lago non vide che il buio di quella strana
[notte.
Stranamente, non si sentiva solo… vuoto,
aveva raggiunto lo stato in cui…
vivere se stesso era più importante di vivere vuoti di presenze,
capì, allora capì…
che le presenze non vanno cercate, che le presenze non vanno
[a riempire i vuoti che le scelte ti lasciano,
che alcune presenze sono un po’ come l’assenza,
altre pura convenienza,
capì
che alcune presenze sono la necessità di riempire una solitudine
[sorda, stanca,
solitudine che non riempi con un volto qualunque.
Stranamente camminando in quel parco…
non si sentiva solo,
non voleva altro che parlare a se stesso.
Capì…
che finché avrebbe avuto la voglia di scrivere…
finché la sua mente avrebbe vissuto prima ciò che poi avrebbe
[scritto…
a ogni assenza nei suoi giorni
avrebbe regalato un nuovo inizio.
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