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Luciano De Nardi
«“Cianoindia”, nato il 5 settembre 1956 a Vittorio Veneto, risiedo a
Vittorio Veneto. Trovando imbarazzante dovermi descrivere mi av-
valgo della facoltà di non rispondere. Lo fa per me un eccelso pro-
fessore, Fabio, con uno stile asciutto e pungente».
Vaghe notizie attorno a Cianoindia. Frequenta il collegio dei Padri Al-
gonchini, scoprendo poi che non si tratta di una confraternita religio-
sa ma di una tribù di nativi del Canada. Il suo vero nome è CianoIn-
dia, Luciano De Nardi è uno pseudonimo o, come dice lui con molta
modestia, due sostantivi e un De. Si diploma in roaming nel 1973,
dopo che una visione celeste del dio Ganesh lo avverte che
vent’anni dopo ci sarebbe stato il boom della telefonia mobile. Apre
un ristorante indiano [Salaam Bombay 2003] in cui tenta di spacciare
i brigittebardot al garam masala per una specialità del Kerala. Se-
condo alcuni studiosi il nome Ciano india deriva dal nome del suo
cane Ciano india, appunto. Come Indiana Jones. Posto che concetti
come “realtà” abbiano ancora un senso colui di cui qui si parla non è
in realtà il “vero” Cianoindia. Si tratta di un avatar uno scampolo di
paradiso indù, forse di un figlio adottivo di Visnù niente in confronto
del tiramisù, vabbè insomma no le’ lu’.
UN DÌ
Ci si può vedere un dì?
ogni dì
per sempre
fino alla fine del tempo
e dello spazio
nel quale noi ci ameremo,
ancora stupiti dal mondo sì
ma scaltri oramai
per poter sopravvivere
questi paradossi
e tutti i paracarri
che abbiamo sfiorato
e i paraculi che ci hanno schifato.
Io ti terrò la mano