Page 14 - Ispirazioni 44
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Eleonora Massenzi

            «Sono nata a Bologna l’11 dicembre 1989, laureata in Scienze
            della Comunicazione. Amo scrivere, scrivere di me stessa e
            degli altri. La mia più grande passione è osservare la gente,
            ascoltarla e mettere nero su bianco tutto quello che mi tra-
            smettono. Vivo tutte le mie emozioni a 360° nel bene e nel
            male. In tutto quello che faccio, dico e penso non ho mai mez-
            ze misure, ma neanche ho intenzione di cercarle!»



            VORREI
            Vorrei essere pioggia per cancellare quelle macchie di dolore
                                [che affliggono i volti di chi ha subito ingiustizie.
            Pioggia, per rinvigorire e allietare quei corpi stanchi e sfruttati.
            Pioggia per ricordare alle persone che sul viso non scorrono
                                                        [solo lacrime amare.
            Vorrei essere fuoco per polverizzare le ingiustizie.
            Fuoco per riaccendere la forza di chi ormai troppo logoro
                                                 [dalle cattiverie si è spento.
            Fuoco per scaldare quegli animi gelati dalle prepotenze subite.
            Vorrei essere terra solida per dare sicurezza a tutte
                  [quelle gambe che la terra l’hanno sentita tremare troppe volte.



            MISERA VECCHIAIA
            Tenti di nascondere la vecchiaia che avanza sulla tua pelle,
                                                       [tenti di mascherarla.
            Hai paura.
            Ti senti fragile.
            Vedo come osservi quelle macchie che devastano il tuo corpo.
            Non sono però quelle le macchie per cui provare vergogna.
            Dovresti vergognarti per le macchie che la tua misera persona
            ha tracciato sui corpi delle persone che hai maltrattato.
            Ti senti fragile.
            La tua voce diventa sempre più fioca, anch’essa forse tenta
            di mascherare, di mettere a tacere il marcio che sgorga dalla tua
            bocca.
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