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ROBERTA ANTONELLI
Nata a Castelfiorentino il 30 luglio 1962, è sposata e ha due figli. Svol-
ge la funzione di Amministratore Delegato della propria azienda fonda-
ta insieme alla sorella. Amante da sempre della lettura e della scrittura
e soprattutto tenacemente ancorata alla vita, la definisce così: «Non bi-
sogna mai dimenticare che la nostra vita è un regalo, uno straordinario
viaggio che ci è stato donato con un biglietto di sola andata e non pos-
siamo sprecarne neppure un attimo».
Parole sospese
Quanti perché rimangono senza risposta
e quanto pesano quelle risposte sospese.
Brancoliamo spesso districandoci nei meandri dell’intuito
perché ciò che è reale provoca dolore
ma possiamo anche scegliere di affrontare il dolore che proviamo
senza interrogarsi sul perché.
Possiamo farci annientare dalle domande
o interrompere la ricerca di risposte che non avremo mai.
Possiamo smettere di immaginare e immergerci in ciò
che è reale, anche se è diverso da ciò che desideriamo.
A pochi è data l’opportunità di non soffrire,
molti hanno imparato a convivere con il dolore,
avendo la sola e unica possibilità di limarlo
con sporadiche fughe fatte di momenti di quiete e di normalità.
Altri invece possono decidere con coscienza di soffrire
prima in modo acuto per una scelta
e poi accorgersi che la sofferenza può scomparire
una volta ritrovata la propria dignità
che li farà essere d’aiuto nuovamente a chi loro
amano e dai quali sono amati senza pretesa alcuna.
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