Page 11 - Colori 68
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LUIGI PALMIERO
«Scrivo con dolore per estirpare ciò che per una vita ho mantenuto den-
tro di me. Vero, onesto e leale era il mio mantra ma, con il tempo, ho
compreso che l’umanità non cerca questo. Si accontenta di fulgide men-
zogne e non accetta le cocenti verità. Scrivo perché mi sento un disadat-
tato onesto in un mondo di superuomini autocelebranti».
Le stagioni di un amore
Sul finire dell’inverno del mio cuore arrivasti tu;
occhi che sorridevano, tempestosa nell’affetto,
entusiasta del futuro… sprono della mia vita.
Mi afferrasti la mano e mi conducesti
verso un sogno che mai avrei sperato.
Un giorno di primavera venisti a dichiararmi il tuo amore
con occhi di stelle e respiro sussurrante.
Cresceva in noi la voglia di provarci,
la passione nel sentirci, la certezza di amarci.
Un giorno d’estate andasti via e poi tornasti ancor più gioiosa
e sicura ma con il cuore incerto e pauroso.
Volli tentare e tentai di amarti ancora di più porgendoti ora
io la mano che mi offristi verso un sogno
che speravo durasse per sempre.
Un giorno d’autunno venisti di nascosto
e ti celasti dietro la mia ombra perché il futuro per te era oscuro.
Invano tentai di afferrarti, di proteggerti e di amarti…
invano tentai di riaccendere le stelle dei tuoi occhi.
Un giorno d’inverno spegnesti il tuo cuore
e smettesti di ascoltare. Altre parole ascoltasti,
altre paure ti pervasero. Eri orba del mio amore
e indecisa nei gesti… lontana da me.
E così, andasti via un giorno di primavera…
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