Page 21 - Approdi 116
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Il suonatore di flauto

            Dalla cava di buio atro
            ascoso nell’utero del tempo
            il suonatore di flauto
            ritto su sassi e pietra
            incantava la propria ombra:
            era dentro di sé,
            non usciva,
            dormiva notte e giorno.
            La colonna d’aria,
            custode di lui,
            colma di note e armonia,
            recitava il corpo:
            s’aprì il vaso, s’aprì la notte,
            il suonatore depose lo strumento,
            si mise a volare.






























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