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donna-bambina ad una crisalide, costretta a restare chiusa nel suo
            bozzolo. Ma una crisalide pensante! Che pensava ai colori sfavil-
            lanti delle sue ali, al calore dei raggi del sole che, prima o poi,
            l’avrebbero irradiata, ai fiori che avrebbe visitato, al vento, alla
            luce, al cielo…!
                Ma a quel bozzolo è stata negata la possibilità di aprirsi. Ora
            non aspetta altro che schiudersi e trasformare la crisalide in farfal-
            la, pronta a spiccare il volo.
                Un   volo   fatto   di   tenerezza,   comprensione,   generosità,   di
            ascolto, fatto non tanto di parole, ma di sguardi, di gesti, di analisi
            dell’anima.
                Una farfalla pronta ad un dialogo fatto non importa se di tut-
            to, di niente o di un po’, l’importante è che si contraddistingua
            per intelligenza, sensibilità, tatto.
                Si dice che le persone vere spaventino e per questo rimango-
            no sole. Perché sono sincere, sono oneste e, quando vogliono
            dire qualcosa, lo dicono nel modo più vero e semplice che cono-
            scono. La donna-bambina, che tale è rimasta nel suo bozzolo, ha
            cercato di parlare attraverso i versi, affidando a loro quel viaggio
            dell’anima che il tempo ha trasformato in melanconia, elevando la
            sua rabbia e le sue lacrime alla contemplazione.
                Ora la donna-bambina, dopo depressione, anoressia, ricoveri,
            grazie agli amici che l’hanno aiutata ad uscire dal suo bozzolo, rie-
            sce anche a sorridere, nascondendo le ferite che i suoi versi cerca-
            no di gridare!


                                                       Anna Maria Farricelli













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