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PRESENTAZIONE

                                 DONNA-BAMBINA

            Nei proverbi si trova la saggezza dei popoli. Potrei citarne tanti,
            ma vale per tutti: «Il tempo lenisce ogni dolore». Quanta tristezza
            in queste parole! Ma può il tempo aiutare le persone che nella
            loro vita hanno tanto sofferto?
                Il tempo di sicuro non cancella ciò ch’è stato, ma con esso le
            ferite si trasformano, il dolore la rabbia, le lacrime, l’angoscia… si
            attenuano! Tutto si muta in un “nostalgico ricordo”.
                Una   frustata   che   colpisce   direttamente   il   cuore   e   che
            all’improvviso riapre quella ferita che si era cicatrizzata ma non
            guarita.
                Questo il percorso introspettivo di quella “donna-bambina”
            che a soli quindici anni ha dovuto lottare contro il mondo intero,
            ma con fermezza ha portato avanti i suoi sogni, diventando
            donna-bambina-mamma!
                Una vita improntata a rinunce, sacrifici, a raggiungere obietti-
            vi, a studiare di notte, a mettersi da parte come donna, come fem-
            mina.
                Nel suo «innocente e smarrito andare», ha capito dopo anni
            che colui che avrebbe dovuto coccolarla, amarla, proteggerla, era
            affetto da profonde problematiche tali da non permettergli alcun
            rapporto di coppia.
                L’egoismo, l’anaffettività, la menzogna, l’avarizia sono stati i
            compagni della sua vita, priva di amore, di intimità, di complicità!
            Priva di un fiore, di un regalo, di una parola dolce, di un gesto
            gentile. Una vita fatta di silenzi, senza neppure quei piccoli gesti
            di quotidianità, come un caffè al bar!
                Una donna-bambina che ha tenuto fede a quel giuramento
            fatto davanti a Dio, rinunciando ad essere sé stessa, ma non alla
            sua dignità.
                Se   dovessi   parlare   per  metafora,   oserei   paragonare   quella


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